30/04/10

Il TAR accoglie il ricorso di FARE VERDE contro la costruzione della sede regionale sull’ex Romagnoli...


...Presidente Iorio, se ne faccia una ragione!

La sentenza del TAR Molise che ha annullato, dichiarandone l’illegittimità, il Master plan e gli accordi di programma tra la Regione Molise ed il Comune di Campobasso, mette definitivamente fine ad una vicenda paradossale che ha visto negli ultimi anni da una parte la stragrande maggioranza dei campobassani, associazioni, comitati contrari alla realizzazione della sede della regione sull’area dell’ex Romagnoli e dall’altra una ristretta cerchia di amministratori che incuranti delle più elementari regole di urbanistica, della volontà popolare, delle sentenze dei tribunali, speravano di portare a termine lo scellerato progetto di cementificare la più grande area nel cuore della città non ancora preda della speculazione edilizia.
Ancora una volta, il TAR ha evidenziato le molteplici irregolarità degli accordi stipulati tra il governatore Iorio (in qualità di commissario post sisma) e l’ex sindaco Di Fabio per l’edificazione dell’ex Romagnoli, non ultima l’inadeguatezza sotto il profilo geologico del sito e soprattutto la precedente destinazione a verde pubblico stabilita nel 2000 dal Consiglio Comunale di Campobasso, unico vero organo sovrano deputato per decisioni di questo tipo.
Resta ferma la convinzione della necessità di realizzare la sede della Regione, per ottimizzare i servizi e ridurre le enormi spese di locazione dei tanti immobili attualmente in uso, ma in una zona limitrofa alla città, ben collegata alle tangenziali e che risolva la drammatica situazione del traffico cittadino; all’amministrazione comunale chiediamo di localizzare tale area comunale ed affidarla alla regione in cambio della restituzione dell’area del vecchio campo sportivo dove potrà finalmente essere realizzato il tanto auspicato parco pubblico, un’area verde di respiro a disposizione dell’intera cittadinanza.
Il presidente Iorio prenda atto della volontà dei campobassani, oltre che delle sentenze dei tribunali, e converta il bando internazionale (che intanto sta costando centinaia di migliaia di euro dei nostri risparmi), in un bando per la realizzazione di uno splendido parco attrezzato che diventi il miglior biglietto da visita possibile per il capoluogo regionale, magari coinvolgendo gli studenti o le professionalità locali, senza sperperare denaro molisano oltre confine.
Fare Verde, infine, intende ringraziare per l’impegno e la perseveranza profusa, l’Avv. Pino Ruta che con il suo operato ha brillantemente sostenuto la nostra causa, permettendo di annullare un progetto che qualora realizzato, avrebbe stravolto irreparabilmente l’intero assetto urbanistico di Campobasso, a vantaggio dei tanti speculatori che negli ultimi anni stanno perpetrando un vero e proprio “sacco” della città.

FARE VERDE Onlus – Associazione di protezione ambientale riconosciuta ai sensi dell’art.13 legge 349/86
Gruppo di Campobasso. Tel.329.43.43.334
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27/04/10

E’ UTILE il RILANCIO dell’ENERGIA NUCLEARE in ITALIA?


Legambiente Molise in collaborazione con l’Università degli Studi del Molise, organizza per il giorno 28 Aprile 2010 alle ore 15,30, presso la sala “E. Fermi” della Biblioteca di Ateneo di Viale Manzoni a Campobasso, un Workshop sul tema del nucleare del titolo “E’ utile il rilancio dell’energia nucleare in Italia?”

FERMIAMO il NUCLEARE!


In occasione del 24° anniversario dell'incidente di Chernobyl, Fare Verde si è fatta promotrice insieme ad altre 14 associazioni ambientaliste italiane di un appello per dare vita ad uno schieramento ampio e trasversale che metta in discussione il programma nucleare italiano.
"Il ritorno del nucleare in Italia è un impegno estremamente importante in termini economici e ambientali e non si può affrontare per slogan, con toni da campagna elettorale, come è stato fatto finora o, peggio, in un clima di contrapposizione tra destra e sinistra. Sappiamo che ci sono anche esponenti del centrodestra che sono critici rispetto al programma nucleare del Governo. Li invitiamo a partecipare ad un confronto serio e non ideologico. L'accellerazione del Governo italiano su questo tema, in assenza di un approfondito dibattito nel Paese, è estremamente preoccupante".
"Tornare fuori tempo massimo al nucleare significa fare scelte che coinvolgeranno molte generazioni di Italiani. Per questo, insieme alle altre associazioni che hanno firmato l'appello "Fermiamo il nucleare, non serve all'Italia", ci appelliamo alla coscienza dei Parlamentari italiani e chiediamo loro di impegnarsi, a prescindere dalla propria collocazione politica, per fare in modo che il Governo riveda la politica energetica dell'Italia. Se la battaglia antinucleare diventa la battaglia di una sola parte politica, abbiamo perso tutti".
"Quella antinucleare non può essere neanche solo la battaglia dei cittadini che vivono nei territori interessati dalla realizzazione di nuove centrali atomiche. Auspichiamo che tutti gli Italiani siano coinvolti in una scelta così importante per il futuro energetico del nostro Paese".
"In una fase di profonda crisi economica non possiamo sprecare tempo e risorse in tecnologie obsolete come il nucleare francese. Occorre concentrarsi sulla razionalizzazione dei consumi energetici e sulla diffusione delle energie rinnovabili, anche per gli effetti immediati che queste politiche hanno sia nella lotta al riscaldamento del pianeta che nella creazione di nuovi posti di lavoro".

Appello per un Comitato Nazionale
Fermiamo il nucleare, non serve all’Italia

Crediamo che la scelta del Governo di far tornare il nucleare in Italia sia una scelta sbagliata e rischiosa, che non fa gli interessi dei cittadini e del Paese.
Alcuni dati lo dimostrano:

L’Italia ha una potenza elettrica installata di ormai quasi 100.000 megawatt, mentre il picco di consumi oggi non supera i 55.000 megawatt. Le recenti dichiarazioni di autosufficienza energetica dei Presidenti di alcune regioni italiane valgono anche per il resto del Paese. Non abbiamo dunque bisogno di nuova energia ma di energia rinnovabile in sostituzione di quella fossile.

Il nucleare costa troppo, in nessun paese al mondo si costruiscono centrali senza finanziamenti pubblici e garanzie statali, che ricadono poi sulle tasse e le bollette pagate dai cittadini. In Italia si distoglierebbero risorse importanti dalla ricerca per l'innovazione tecnologica e dalla diffusione dell'efficienza energetica e delle energie rinnovabili.

A fronte però dell'impiego di così ingenti risorse pubbliche, la risposta alla crisi economica e occupazionale non è significativa, soprattutto se equiparata al rapporto tra occupazione e investimento nei settori dell'efficienza energetica e delle rinnovabili. Secondo uno studio dell'Unione Europea del 2009 investire oggi per raggiungere nel 2020 il 20% di rinnovabili creerà 2,8 milioni di posti di lavoro con oltre 2000 imprese coinvolte.

Il nucleare continua a essere rischioso: anche per i reattori di terza generazione EPR in costruzione sono emersi gravi problemi di sicurezza, come hanno denunciato, a novembre 2009, con una nota congiunta le Agenzie di Sicurezza di Francia, Regno Unito e Finlandia. Inoltre è utile ricordare che nel mondo non è stato ancora risolto il problema di dove depositare in modo sicuro e definitivo le scorie.

Il nucleare non ridurrebbe la dipendenza energetica dall'estero perché importeremmo l’uranio e, secondo il recente accordo sottoscritto con la Francia, importeremmo tecnologia e brevetti esteri, per tutto il ciclo di vita fino alla messa in sicurezza delle scorie.

Quanto al presunto "rinascimento" del nucleare nel mondo, i Paesi che lo hanno scelto negli anni sessanta e settanta del secolo scorso, sono costretti a prolungare l'attività delle loro centrali per evitare gli ingenti costi di smantellamento degli impianti a fine vita, come in Germania, o a progettarne di nuove, per evitare la crisi di un costosissimo comparto industriale, come in Francia.

Infine il nucleare non darà nessun contributo a rispettare i vincoli posti dall'Unione Europea per ridurre le emissioni di CO2 del 20% entro il 2020, perché le prime centrali non saranno operative prima del 2026-2030, e perché il complesso ciclo di approvvigionamento della materia prima, di costruzione e smantellamento produce non poca CO2.

Per tutte queste ragioni, s'invitano tutti a superare dispute ideologiche di parte e compiere scelte razionali e convenienti per il Paese, per contrastare i cambiamenti climatici e rispettare gli obiettivi posti dall'Unione Europea del 20-20-20. L’auspicio e l'impegno delle associazioni promotrici e di tutti gli aderenti è che si crei un grande schieramento unitario e trasversale, al di là delle diverse appartenenze e collocazioni politiche.
Vogliamo costruire insieme al mondo della cultura e della politica, della scienza e del lavoro, della società civile e delle imprese, strategie unitarie e comuni che possano ridare al Paese la prospettiva di un modello energetico sostenibile, sia dal punto di vista economico che ambientale.

Accademia Kronos
Associazione Ambiente e Lavoro
Associazione Mediterranea per la Natura
Fare Verde
Forum Ambientalista
Greenpeace
Italia Nostra
Jane Goodal Italia
Lav
Legambiente
Lipu
Mountain Wilderness
Pro Natura
Vas
Wwf

25/04/10

12 NUOVI ALBERI PIANTATI QUESTA MATTINA nel PARCO COMUNALE di VIA MANZONI


L'associazione di protezione ambientale FARE VERDE e l' AUSF (Associazione Universitaria Studenti Forestali), con il contributo dell’Assessorato all’Ambiente del Comune di Campobasso, hanno aderito all'iniziativa nazionale di volontariato "PIANTIAMO UN ALBERO CONTRO LA SPECULAZIONE EDILIZIA" - 2^ Edizione- manifestazione nazionale di sensibilizzazione alla cura e piantumazione di alberi contro il consumo del territorio ed il degrado ambientale promossa dal Comitato Nazionale per gli Alberi ed il Paesaggio.
Questa mattina i volontari delle due associazioni hanno provveduto a piantumare 12 giovani piante nel parco comunale di Vazzieri in Via Manzoni, area già interessata nello scorso gennaio ad analoga iniziativa quando vennero ripiantati oltre una ventina di abeti recuperati dopo le feste natalizie.
L’iniziativa, oltre a contribuire concretamente al recupero di un’area degradata che senz’altro meriterebbe maggiore attenzione da parte delle istituzioni, ha voluto ricordare l’importanza delle aree verdi in una città come Campobasso che negli ultimi anni sta perdendo gran parte di quel ricchissimo patrimonio botanico che le fecero guadagnare l’appellativo, ormai solo lontano ricordo, di “Città Giardino”. Proprio per questo, si è scelto di piantumare alcune specie di pregio, tra cui esemplari di Catalpa, Acero Negundo, Acero di monte, Orniello, Cotonaster, Corniolo, Sorbo degli uccellatori, reperiti presso il vivaio regionale dagli studenti dell’AUSF; le piante sono state inoltre corredate di una tabella indicante la “carta d’identità” di ogni singolo arbusto.
L’AUSF e FARE VERDE si augurano che l’iniziativa di stamani contribuisca ad accrescere in città e tra le istituzioni, la cultura del rispetto e la cura del verde pubblico, affinchè si inverta radicalmente la tendenza degli ultimi anni che sta trasformando Campobasso in una città dove ogni spazio aperto, compreso giardini e cortili, viene sistematicamente cementificato, spesso con operazioni di vera e propria speculazione edilizia.

Campobasso, 25 Aprile 2010

FARE VERDE Onlus- Gruppo di Campobasso – 329.43.43.334
www.fareverdecampobasso.blogspot.com

ASSOCIAZIONE UNIVERSITARIA STUDENTI FORESTALI – MOLISE - 393.84.24.260
ausfmolise@gmail.com

23/04/10

PIANTIAMO GLI ALBERI CONTRO LA SPECULAZIONE EDILIZIA

25 APRILE 2010, ORE 10:00

PARCO COMUNALE VIALE MANZONI - CAMPOBASSO

L'associazione di protezione ambientale FARE VERDE e l' AUSF (Associazione Universitaria Studenti Forestali), aderiscono all'iniziativa nazionale di volontariato "PIANTIAMO UN ALBERO CONTRO LA SPECULAZIONE EDILIZIA" - 2^ Edizione- manifestazione nazionale di sensibilizzazione alla cura e piantumazione di alberi contro il consumo del territorio ed il degrado ambientale promossa dal Comitato Nazionale per gli Alberi ed il Paesaggio, che si terrà a Campobasso nella mattinata di domenica 25 Aprile.

Per l'occasione, i volontari delle due associazioni interverranno nuovamente sull'area del parco di Vazzieri in Via Manzoni, già interessata all'iniziativa NATALE SEMPREVERDE dello scorso gennaio quando vennero ripiantati oltre una ventina di abeti recuperati dopo le feste natalizie.

Sarà l'occasione per rimuovere una decina di abeti che purtroppo, come prevedibile, non hanno attecchito e piantare al loro posto altrettanti giovani alberi ed arbusti, sotto la direzione tecnica dell'AUSF che ha reperito le piante presso il vivaio della Regione Molise.

L’obiettivo che la manifestazione, dal forte significato simbolico, si prefigge è quello di sensibilizzare le istituzioni, associazioni e cittadini sull'assoluta necessità di invertire la tendenza che negli ultimi anni ha trasformato e sta trasformando la (purtroppo ex) Città Giardino in una giungla smodata di cemento dove spazi aperti, cortili, aree verdi vengono sistematicamente aggredite a colpi di colate di cemento, nell'assoluta ignoranza delle più elementari, moderne e funzionali regole urbanistiche, spesso costruendo all'interno di cortili e giardini enormi edifici e palazzoni che stanno stravolgendo lentamente ed incessantemente la fisionomia urbana del capoluogo, azzerando inesorabilmente quel patrimonio botanico ereditato dal passato, vanto dei campobassani d'altri tempi.

Non a caso possiamo notare che tutto il verde che esiste e resiste in città risale a molti decenni fa, gran parte addirittura alla prima metà dello scorso secolo, mentre nulla si è fatto e si sta facendo per lasciare ai nostri figli e nipoti traccia e testimonianza del passaggio delle generazioni contemporanee (ad oggi non esiste a Campobasso una sola pianta pregiata che abbiamo visto piantare e crescere!!), a dimostrazione di quanta poca attenzione per il verde pubblico e per l’ambiente in genere hanno nel tempo dimostrato le amministrazioni comunali.

L’AUSF e Fare Verde invitano amministratori e cittadini ad intervenire e contribuire concretamente al recupero e valorizzazione una così importante area verde della città; al termine dei lavori ci sarà spazio anche per un momento conviviale dove sarà offerta una colazione a kilometri zero preparata dai volontari dell’AUSF.

Campobasso, 23 Aprile 2010

FARE VERDE Onlus- Gruppo di Campobasso 329.43.43.334

www.fareverdecampobasso.blogspot.com


ASSOCIAZIONE UNIVERSITARIA STUDENTI FORESTALI MOLISE - 393.84.24.260

ausfmolise@gmail.com

20/04/10

"Porta la sporta”

Fare Verde Campobasso aderisce a “Porta la sporta”, iniziativa nazionale che si terrà fino al 24 aprile 2010 per contrastare l'utilizzo e la proliferazione dei sacchetti di plastica monouso che, dispersi nell'ambiente, provocano effetti devastanti.
Ogni anno 500 miliardi di sacchetti usa e getta vengono prodotti e dispersi nell’ambiente, generando enormi problemi di smaltimento e di inquinamento ambientale. Le stime calcolano che in Europa sono circa 100 miliardi i sacchetti di plastica dispersi ogni anno, con conseguenze inimmaginabili per l’ecosistema: occorrono infatti almeno 200 anni perché un sacchetto si decomponga. L’Italia consuma oltre un quarto dei sacchetti di plastica dell’Unione europea. Una normativa comunitaria (la EN13432) prevede che a partire dal 1° gennaio 2010, gli shopper in polietilene debbano essere messi al bando e sostituiti con sacchetti o riutilizzabili o completamente biodegradabili. Anche in questo caso l’Italia non ha perso occasione per dimostrare la sua arretratezza in materia di tutela ambientale, decidendo di prorogare tale data di un anno, al 2011.
Ma anche l’utilizzo di sacchetti usa e getta ricavati da materie prime completamente biodegradabili di origine vegetale, ha i suoi aspetti negativi: è infatti impensabile sostituire i sacchetti di plastica attualmente consumati con pari quantità di sacchetti biodegradabili in carta o in bioplastica, che necessitano di materie prime vegetali come il mais, che verrebbero distolte dalla produzione ad uso alimentare. Secondo la FAO infatti, l’utilizzo intensivo delle coltivazioni, come già avviene da anni per la produzione di biocombustibili, potrebbe minacciare l’approvvigionamento alimentare oltre a favorire una drammatica deforestazione.
Gravissimo anche l’impatto dei sacchetti sulle specie animali: sono almeno 143 le specie marine vittime di entanglement (animali che rimangono imbrigliati in sacchetti, reti o altri rifiuti plastici e finiscono per morire di fame, soffocamento o annegamento), tra le quali delfini, tartarughe, balene e uccelli acquatici.
Il modo più intelligente per contrastare tali fenomeni è indubbiamente quello di usare borse di riutilizzabili, di tela o di juta, che possono essere lavate e riutilizzate una infinità di volte, più resistenti, non producono rifiuti e si comprano una volta sola. I benefici ambientali sono indubbi: Zero rifiuti e minor consumo di risorse non rinnovabili (petrolio), inoltre il consumatore può risparmiare fino a 25 euro all’anno non acquistando i sacchetti usa e getta.
Volontari di Fare Verde nei prossimi giorni allestiranno nei pressi di alcuni supermercati cittadini, dei punti informativi per sensibilizzare i consumatori e distribuire sporte in cotone con lo slogan “Questa borsa si usa e si riusa, acquistiamo un po’ di buon senso", per contribuire in maniera concreta alla “riduzione a monte” dei rifiuti.
http://www.portalasporta.it/

16/04/10

VERSA IL 5x1000 DELLE TUE TASSE A FARE VERDE


Non ci paga nessuno..... pagateci voi, senza sborsare un centesimo!

Fare Verde dal 1986 è l'associazione delle scelte difficili. Quelle che costano caro... è il nostro metodo. Perché l'ambiente non ha bisogno di dichiarazioni, ma di impegno concreto.

Animali, mari, foreste, fiumi, terzo mondo, generazioni future non hanno lobbies, partiti, sindacati, giornali, televisioni, ma sono fondamentali per lavita di questo Pianeta. Con Fare Verde vogliamo dare voce a chi non vota.Senza comprometterci.

Non accettiamo sponsorizzazioni da chi può chiederci contropartitecontrarie ai nostri principi ed alla nostra esigenza di libertà. La scelta di essere sempre dalla parte dell'ambiente, senza padrini, senza padroni, di lavorare per una società equa, solidale, ecologica è una scelta che ci costa.

Dal 1986 la paghiamo in termini di impegno personale e in termini economici.

Da oggi puoi pagarla anche tu, ma senza sborsare un centesimo in più. Basta compilare la scheda del 5x1000 presente in tutti i moduli per ladichiarazione dei redditi (CUD, 730 e modello Unico), con il codice di Fare Verde ONLUS: 9620 3500 580

Scarica il volantino con le istruzioni per la compilazione (PDF 280 kb).http://www.fareverde.it/aiutaci/5x1000.php

FARE VERDE ONLUS associazione di protezione ambientale riconosciutaai sensi dell'art. 13 legge 349/86

email:


PIANTIAMO un ALBERO CONTRO la SPECULAZIONE EDILIZIA_DOMENICA 25 APR.


Domenica 25 aprile Fare Verde tormerà ad occuparsi del parco di vazzieri dove sono stati già ripiantati gli alberi di natale.
Insieme ai ragazzi dell'AUSF (associazione universitaria studenti forestali), aderiremo alla manifestazione "piantiamo alberi contro la speculazione edilizia". Saranno rimossi una parte degli abeti che purtroppo non hanno attecchito, ed al loro posto saranno piantate una dozzina di nuove piante

PRIMA GIORNATA MOLISANA del PAESAGGIO_TORO, SABATO 17 APR.



Nel Molise ogni Giunta che si sussegue alla precedente, magnifica la "incontaminata bellezza", le tradizioni agropastorali, la quieta serenità delle campagne e dei borghi arroccati intorno ai castelli, le testimonianze romane e sannite.
Poi nella amministrazione quotidiana del bene pubblico, tutto ciò viene relegato agli ultimi posti in favore di investimenti, che si rivelano quasi sempre affari per pochi e devastano il nostro piccolo territorio.
E quando non sono affari, sono regalie improvvisate ed a pioggia ai Comuni, con fondi regionali o comunitari, che anziché preservare ed arricchire il nostro territorio, producono inutili e degradanti cianfrusaglie architettoniche, slegate da qualunque rapporto con il "genius loci".
Basta con questo inganno. E per dire basta scendiamo in piazza.
Una magnifica occasione per i molisani e per la politica. Scendiamo in piazza per:
1. Investire sui tratturi
2. Salvare l'architettura rurale e la nostra civiltà della pietra
3. Istituire i primi parchi regionali, magari storico-archeologico-naturali, buoni ultimi rispetto a Regioni limitrofe che coprono fino al 20%-25% del loro territorio
4. Aiutare l'agricoltura con tutti i suoi speciali prodotti tradizionali
5. Restaurare il paesaggio
6. Imporre saggezza ed equilibrio rispetto all'assalto indiscriminato e devastatore, fuori misura ed alienante delle gigantesche torri eoliche.
Crediamo che sia motivo di orgoglio per tutti i molisani partecipare a questa prima disinteressata manifestazione. Crediamo che sia dovere della politica, cui nonostante tutto crediamo fermamente, intervenire e fermarsi a riflettere con noi:


SABATO 17 APRILE 2010 A TORO,
Ore 11.00 in Piazza del Piano.


DA TUTTO IL MOLISE E DA TUTTO IL SANNIO.
Comitato “Proteggiamo il Nostro Territorio” di Toro, Comitato “Difesa della Valle del Tammaro”, Comitato Nazionale del Paesaggio, WWF Molise, LIPU, Ecologisti Democratici del Molise, Italia Nostra, L’Altra Italia Ambiente, Lega Autonomie Locali del Molise, Movimento Consumatori, La Fonte, Il Ponte, Associazione “I Care”, Associazione “Giuseppe Tedeschi” Onlus, Movimento Regionale Cristiano Sociali, Associazione Libera contro le Mafie Molise, ANPI, Step-Studenti e Partecipazione, Collettivo 2kappa8 – Alternativa Studentesca, COLDIRETTI Molise, Associazione “Dimore Storiche”, Comitato “A che punto è il Molise”, Commercio Attivo, Arca Sannita, Associazione Pastori Sanniti, Fare Verde, Confederazione Italiana Agricoltori Molise, AS. E.C. Confesercenti Campobasso, Comitato Difesa dei Territori di Mignagniello e Monteverde, ALPA Molise, Forum dell’Acqua Pubblica, Comitato Acqua Pubblica- Riccia, Altromolise, Associazione “Città Nuova” Venafro, Associazione “La Provincia dei Cittadini” Isernia, Cittadinanza Attiva, Il Bene Comune, FAI Delegazione di Campobasso, Teatro del LOTO, Associazione Culturale Limiti Inchiusi

10/04/10

Una salute migliore da ... un ambiente migliore!



venerdì 16 aprile 2010
Ora: 17.00 - 20.00

Sala "Celestino V" curia arcivescovile, via Mazzini 76, Campobasso
Incontro organizzato dall'Ordine dei Medici della Provincia di Campobasso sul tema:

l'importanza della raccolta differenziata e l'inquinamento del suolo.

09/04/10

Expo dell'edilizia e fonti rinnovabili


Il 9, 10 e 11 Aprile 2010, presso il Polo Fieristico della Cittadella dell'Economia di Selvapiana a Campobasso si terrà la I edizione dell'Expo dell'Edilizia e Fonti Rinnovabili "Habitat Naturale".
L'evento ha lo scopo di mostrare, da un lato la possibile sinergia tra l'edilizia e il risparmio energetico, e dall'altro, le eccellenze raggiunte nel settore delle energie pulite e nel campo edile.
Tre giornate di esposizione, mostre e seminari per presentare al mondo dell'industria, del commercio e dell'artigianato e al grande pubblico, sia le proposte di fornitori e gestori di energia, che sono entrati nel mercato a seguito della liberalizzazione, sia le soluzioni delle aziende impegnate nella produzione di impianti e servizi per le fonti rinnovabili e risparmio energetico.Tra i settori proposti troviamo: solare fotovoltaico e termico, eolico, geotermia, biomasse e bioedilizia, certificazione energetica degli edifici.Accanto all'evento espostivo un ampio programma di convegni, seminari e corsi di formazione per offrire una vetrina dettagliata sui temi della nuova economia e creare un momento di dialogo tra enti e imprese con l'obiettivo di trovare un'occasione di interlocuzione e confronto.Sarà un'opportunità per gli oltre 90 operatori del settore per presentare, ai visitatori e addetti al settore, servizi e prodotti dedicati all’edilizia, al risparmio energetico e alle fonti rinnovabili.
L'evento è supportato dalla Regione Molise, dal Comune di Campobasso, dalla Provincia di Campobasso, da Unioncamere Molise e dal Patto Territoriale del Matese e in collaborazione con il Centro Fieristico Polifunzionale di Selvapiana SpA