30/11/11



“MENO E MEGLIO: L’ECONOMIA CHE FUNZIONA”

Campobasso, sala della Costituzione, via Milano. Giovedì 1 dicembre ore 18.00

Visibile in diretta anche su: http://www.ustream.tv/channel/fare-verde

Fare Verde Onlus associazione ambientalista, unitamente al Movimento per la Decrescita Felice, ass.ne sportiva Malatesta, ass.ne culturale Kundalini, Movimento 5 Stelle e l’ ISDE- Medici per l’Ambiente, promuovono un incontro dibattito dal titolo “Meno e Meglio: l’economia che funziona” che si terrà domani alle ore 18 presso la Sala della Costituzione a Campobasso.

L’evento nasce alla luce dei recenti sviluppi della crisi economica, ampiamente preannunciata, e dalla convinzione che nel mondo in cui viviamo la crescita economica illimitata non è più possibile; ridurre i consumi investendo nelle più moderne tecnologie eco-compatibili, unitamente ad un ritorno ad uno stile di vita più sobrio che recuperi il valore dei rapporti umani e dell’economia del dono in alternativa alla spietata legge del mercato “produci e consuma” che mercifica e materializza qualsiasi bene, genere o servizio, è l’unica strada che ci resta per evitare il tracollo economico ed ecologico, rilanciare l’occupazione, migliorare la qualità della vita.

L’illusione che un’economia che non tiene conto dei limiti ecologici del pianeta possa funzionare è durata troppo tempo e dimostra oggi tutti i suoi limiti: consumare meno è certamente meglio, e una decrescita felice è sicuramente meglio della recessione.

Queste le tesi del Movimento per la Decrescita Felice che saranno presentate nell’ambito del convegno a cui interverranno Massimo de Maio, Presidente nazionale di Fare Verde e Maurizio Pallante, presidente e ideatore del Movimento per la Decrescita Felice.

L'obiettivo primario del convegno è quello di offrire "la lettura mancante" della pesantissima crisi economico-finanziaria in corso e, contestualmente, dare alle persone gli strumenti per capirla un po' meglio e cominciare a comportarsi di conseguenza.

Previsti anche gli interventi del Vescovo di Campobasso-Boiano Giancarlo Maria Bregantini e Bartolomeo Terzano, presidente ISDE-Medici per l’ambiente; saranno quindi affrontati i temi della riscoperta della sobrietà e della dimensione umana e familiare di un sano stile di vita decrescente, sia sul piano etico sociale che su quello medico, con particolare attenzione ai rischi per la salute derivanti da un sempre maggiore inquinamento, inevitabile conseguenza del modello di sviluppo basato sulla crescita sfrenata ed indiscriminata.

Per questo ci sarà anche un momento di approfondimento teorico sui modelli economici di produzione e consumo ma non mancherà l'indicazione di ciò che concretamente possiamo cominciare a fare da subito come singoli e come comunità locali: efficienza energetica, riduzione dei rifiuti, Gruppi di Acquisto Solidali (GAS) e filiere corte, autoproduzione, sobrietà, autosufficienza e nuove economie ricollocate sul territorio e capaci di creare occupazione riducendo i consumi ma non la qualità della vita.

Seguirà dibattito con eventuali interventi dalla sala.

22/11/11



Fare Verde Campobasso promuove per Giovedì 1 dicembre, alle ore 18.00 presso la sala della Costituzione in Via Milano a Campobasso, un convegno dal titolo "MENO E MEGLIO : L'ECONOMIA CHE FUNZIONA".
All'incontro interverrà MASSIMO DE MAIO, Presidente di Fare Verde e socio fondatore nonchè membro del direttivo nazionale del Movimento per la Decrescita Felice, ci sarà l'intervento di MAURIZIO PALLANTE, ideatore e fondatore del Movimento per la Decrescita Felice, il Vescovo GIANCARLO MARIA BREGANTINI, e LEO TERZANO, presidente ISDE -Medici per l'Ambiente Molise.
L'obiettivo dell'incontro è quello di offrire "la lettura mancante" della pesantissima crisi economico-finanziaria in corso e, contestualmente, dare alle persone gli strumenti per capire un po' meglio la crisi e cominciare a comportarsi di conseguenza.
Per questo ci sarà un momento di approfondimento teorico sui modelli economici di produzione e consumo ma non mancherà l'indicazione di ciò che concretamente possiamo cominciare
a fare da subito come singoli e come comunità locali: efficienza energetica, riduzione dei rifiuti, GAS e filiere corte, autoproduzione, nuove economie ricollocate sul territorio e capaci di creare occupazione riducendo i consumi, sobrietà, autosufficienza, ...

Oltre Fare Verde, adersicono al comitato promotore dell'evento il MOVIMENTO PER LA DECRESCITA FELICE, il MEET UP di Campobasso e il MOVIMENTO 5 STELLE, l'associazione MALATESTA, L'associazione KUNDALINI, l'ISDE-Medici per l'ambiente.

La cittadinanza è invitata a partecipare.

Per informazioni: 329.43.43.334

21/11/11

Castello Monforte, FARE VERDE scrive al Sindaco....


Egregio Sindaco,

come a Lei noto, nello scorso mese di ottobre, la nostra associazione ha organizzato una giornata di volontariato ambientale con lo scopo di ripulire dai rifiuti un tratto della pineta circostante il Castello Monforte nonché rimuovere diverse scritte di vernice spray dalle pareti del castello.

L’iniziativa, giunta alla terza edizione ha avuto lo scopo di denunciare l’incuria ed il decadimento del castello cittadino e dell’intera collina, sensibilizzando amministrazioni e cittadini ad una maggiore cura ed attenzione al fine di preservare e restituire il giusto decoro ed il giusto valore ad un monumento di rilevante valore storico, artistico ed architettonico.

L’attuale stato del castello è un triste ed avvilente segnale: circondato da rifiuti, svuotato di ogni attrazione culturale e turistica ed utilizzato ormai esclusivamente come supporto per antenne e ripetitori. Siamo tra l’altro convinti, e lo verificheremo nelle opportune sedi, che non tutte le installazioni che invadono i merli e le pareti del castello abbiano le necessarie autorizzazioni e rispettino le normative in materia di emissioni elettromagnetiche; siamo invece certi, che quello di Campobasso è l’unico esempio di monumento storico architettonico condannato a tale triste destino; i commenti degli increduli visitatori, facilmente rilevabili stazionando qualche minuto nei pressi del maniero, ne sono la più triste e deprimente testimonianza.

Diverse associazioni e tanti volontari, giunti anche da fuori città, hanno aderito alla nostra iniziativa, rimboccandosi le maniche per tirar fuori rifiuti di ogni genere accumulatisi in mezzo agli alberi e ripulire, con spazzole e tanto olio di gomito, la facciata del castello.

I risultati sono stati decine e decine di sacchi riempiti di rifiuti di ogni genere, una grande quantità di rifiuti ingombranti di vario tipo e una quasi totale rimozione delle scritte che violentavano il decoro del simbolo della nostra città.

A distanza di poche settimane dall’intervento dei volontari, i rifiuti stanno però nuovamente tornando alla ribalta ed il panorama che si scorge dai muretti sta tornando ad essere lo squallido emblema di una città che imbruttisce giorno dopo giorno e dove il triste grigiore urbano di traffico, cemento, rifiuti ha del tutto rimosso gli ormai remoti ricordi della ex città giardino.

Si tratta per lo più di bottiglie di bevande varie lanciate a valle dal piazzale del Castello, segnale inequivocabile che il sito, soprattutto nelle ore serali e notturne, diventa teatro di scorribande di indisturbati vandali ed incivili.

Siamo pienamente consapevoli che la responsabilità dell’inciviltà di una intera società non può certo essere attribuita ad una amministrazione comunale, ma siamo altrettanto convinti che tra i compiti di quest’ultima ci sia anche quello di educare e se il caso reprimere taluni comportamenti. L’indifferenza, l’inerzia e la tolleranza sono spesso le cause di questi fenomeni che impongono invece l’assunzione delle proprie responsabilità e l’ attuazione di soluzioni e provvedimenti. La invitiamo pertanto a valutare l’adozione di alcuni semplici accorgimenti quali l’installazione di videosorveglianza che, come dimostrato in altre realtà dove esiste tale sistema, risulta il migliore dei deterrenti, contro i “writers selvaggi”, contro i “lanciatori di bottiglie” e contro qualsiasi altro tipo di malintenzionato. Inoltre, la sistemazione di una serie di bidoni, magari dalla foggia idonea al contesto, per la raccolta del vetro, della plastica e delle lattine, potrebbe certamente invogliare a conferire correttamente i rifiuti anziché gettarli nella pineta. Il tutto con una serie di cartelli ed indicazioni, magari capaci di suscitare il giusto rispetto per un luogo che, come l’intero centro storico, incarna la storia, la cultura e l’identità dell’intera città.

Le chiediamo altresì di adottare ogni utile provvedimento, anche interessando i competenti organi ministeriali, al fine di smantellare l’assurda e vergognosa trama di tralicci, cavi, antenne e ripetitori che assediano il castello, deturpandone la forma e l’aspetto, sminuendone la caratura storico monumentale.

Siamo convinti che l’amore e la passione che ci hanno spinto a tali iniziative siano le stesse che hanno spinto Lei a cimentarsi nella gestione e nell’amministrazione della nostra città. Ci aspettiamo pertanto un sollecito e concreto riscontro a quanto segnalato e richiesto, al fine di tutelare e valorizzare uno dei simboli di Campobasso e con esso il prestigio ed il decoro dell’intera città.

I nostri distinti saluti

Campobasso, lì 21 novembre 2011

04/11/11

FARE VERDE replica al Presidente della Provincia di Campobasso De Matteis




Signor Presidente,

le sue recenti dichiarazioni relative all’intenzione di individuare una nuova discarica in vista dell’esaurimento di quella di Montagano, ci spingono ad alcune riflessioni.

E’ a tutti noto che il Molise e la Provincia di Campobasso sono agli ultimissimi posti della classifica dei dati sulla raccolta differenziata, con cifre imbarazzanti in relazione alla media nazionale.

Solo alcuni anni fa (2008), l’ex assessore regionale all’ambiente Orlando, nel commentare i dati che ci relegavano in fondo alle classifiche, anziché fare mea culpa e rimboccarsi le maniche per risolvere il problema, dichiarò che la questione rifiuti in Molise la si sarebbe risolta solo con l’apertura di inceneritori e che comunque, considerata la capienza delle nostre discariche, almeno per 15 anni non avremmo avuto nessun tipo di problema.

I fatti dimostrano che le previsioni del suo collega sono state ampiamente smentite, e, passati appena tre anni, già si intravede la necessità di individuare un altro sito dove sotterrare i nostri rifiuti.

Le sue dichiarazioni, sono in perfetta sintonia con quelle già sentite dal citato ex assessore e rappresentano la coerente continuità di un modo di gestire le problematiche rifiuti ed ambientali in genere, del tutto ignare dei più moderni metodi e delle moderne strategie a cui molte amministrazioni decisamente più virtuose e lungimiranti, si stanno ispirando.

Sentirla parlare di nuove discariche nel 2011 ci inquieta e ci spaventa; significherebbe che per i prossimi decenni continueremo a trascinarci con questo sistema sbagliato di non-gestione del ciclo dei rifiuti, paragonabile al trucchetto di nascondere l’immondizia di casa sotto i tappeti.

Converrà certamente con noi che il fatto che una piccola regione come la nostra, con una bassissima densità demografica e con una quantità pro capite di rifiuti prodotta tra le più basse d’Italia, ha tutte le potenzialità per sperimentare ed adottare sistemi di gestione virtuosi certamente paragonabili ai comuni e le province con le più alte percentuali di raccolta differenziata, che sfiorano e spesso superano anche il 90%. Noi invece, chissà perché, dobbiamo accontentarci di pochi centesimi di punto percentuale e per di più di pessima qualità; praticamente siamo a zero. E così mentre in Italia si rincorre la strategia Rifiuti Zero (ne ha mai sentito parlare?) per chiudere discariche ed inceneritori, noi abbiamo la nostra versione tutta molisana: nuove discariche, zero differenziata!!

Ad essere cattivi, verrebbe da dire che in Molise da troppi anni c’è chi “a vanvera” amministra e governa.

E così, tanto per non parlare “a vanvera” anche noi, siamo pronti a suggerirle come risolvere efficacemente il problema. Nel rispetto della strategia delle 4R proposta dall’Unione Europa, Riduzione, Riutilizzo, Riciclo, Recupero. Ne ha mai sentito parlare?

La riduzione a monte dei rifiuti, attraverso la reintroduzione del vuoto a rendere, l’installazione di impianti di spillatura per alimentari o generi diversi, la promozione dei pannolini riutilizzabili, la riduzione dei superflui prodotti usa e getta, e tanti altre accortezze volte a ridurre l’enorme spreco di preziose risorse di questa società dei consumi. Provvedimenti da tempo avviati con successo da suoi colleghi di altre Province e Regioni, che puntano a promuovere pratiche virtuose tra i cittadini anziché riempire di preziose materie prime le discariche o, peggio, gli inceneritori.

Soluzioni che consistono nella raccolta differenziata (il sistema porta a porta resta il migliore), nel compostaggio obbligatorio della frazione organica, nel divieto di conferimento in discarica di materiale compostabile, nel Trattamento meccanico-biologico, nel passaggio dalla ingiusta TARSU alla tariffa per incentivare maggiormente i cittadini, ecc ecc …. Grazie a provvedimenti come questi, importanti capoluoghi di provincia come Pordenone, Novara, Asti, Belluno, ma anche le vicine Salerno o Avellino, così come cittadine a noi affini come ad esempio Nocera o Cava de’ Tirreni, raggiungono ormai percentuali comprese tra il 60 e l’80% a fronte della nostra media regionale dello 0.7%. In Molise l’unico comune distintosi per i risultati raggiunti è S.Martino in Pensilis che, con il 71% di raccolta differenziata, è entrata di diritto nell’elenco dei Comuni Ricicloni d’Italia solo grazie all’impegno dei propri amministratori.

Se anche la sua amministrazione seguisse simili esempi anziché ipotizzare nuove discariche, potremmo dimenticarci davvero del problema rifiuti, magari ispirandoci, viste le caratteristiche del nostro territorio, all’ambizioso traguardo della “Strategia Rifiuti Zero”, riuscendo tra l’altro anche a creare nuova occupazione.

Ma tutti sanno che dalle parti nostre nessuna seria politica di gestione rifiuti è stata mai affrontata né si intravedono le speranze che lo si cominci a fare. Non si è mai sentito parlare seriamente di riduzione a monte, né di riciclo; le amministrazioni dei nostri comuni, a partire dal Capoluogo Campobasso, considerano la raccolta differenziata come una fastidiosa incombenza da disimpegnare esclusivamente piazzando qualche cassonetto per le strade, del tutto incuranti sia dei pessimi risultati derivanti, sia del percorso e della filiera dei materiali recuperati, non sempre avviati al corretto trattamento. Il tutto con notevole aggravio dei costi, ovviamente scaricati sulla collettività.

La desolante assenza della raccolta differenziata della frazione organica (la più importante sia per quantità che per qualità) a Campobasso e provincia, ne è la più chiara testimonianza e la dice lunga sulle attenzioni riservate dai signori amministratori alla problematica.

Nei programmi elettorali di tutti gli schieramenti siamo abituati a sentir parlare di maggiori attenzioni all’ambiente ed al problema rifiuti in particolare, salvo poi ritrovarci invasi di inceneritori e discariche per far sparire “magicamente” i rifiuti dalle nostre strade. Almeno finché si può.

Per tutelare l’ambiente e scongiurare le emergenze che ci mostrano i TG, esclusivamente derivanti dalle cattive amministrazioni, c’è bisogno di una chiara, forte e coraggiosa volontà politica che guardi agli anni a venire non per scaricare egoisticamente alle future generazioni la soluzione dei problemi, ma ricercando e attuando soluzioni moderne ed efficienti affinché i nostri figli e nipoti possano ereditare un ambiente veramente sano e vivibile , così come ci è stato consegnato dei nostri nonni.

Distinti saluti.

Campobasso, 04 novembre 2011