27/04/15

SE LO ABBANDONI SEI UN ASSASSINO !!!


28 APRILE 2015 - GIORNATA MONDIALE DELLE VITTIME DELL’AMIANTO. FARE VERDE CHIEDE BONIFICHE URGENTI, INCENTIVI, TEMPI CERTI PER SMALTIMENTO E MAGGIORE CONTROLLO DEL TERRITORIO.

Si celebra oggi, 28 aprile 2015, la Giornata mondiale delle vittime dell’amianto. Un momento importante per ricordare chi ha perso la vita a causa di questa fibra altamente dannosa e riflettere sull’attuale situazione degli interventi e delle bonifiche.
I dati sono allarmanti: ogni anno in Italia muoiono 4mila persone per malattie correlate all’amianto ed ogni 10 anni scompare una media città italiana. 
Secondo i dati del Registro Nazionale Mesotelioma di Inail, dal 1993 al 2008 sono stati diagnosticati oltre 15mila casi di mesotelioma maligno.
E' il mesotelioma pleurico il nemico oscuro, ma i colpevoli, oltre a chi lo ha prodotto, sono i tanti che abbandonano questo "rifiuto" nelle campagne o nei fiumi, anzichè consegnarlo alle discariche autorizzate. 
Nonostante sia stato messo al bando 23 anni fa, l’amianto è ancora molto diffuso sul nostro territorio e i suoi effetti dannosi sono amplificati dall’abbandono incontrollato di lastre e manufatti in eternit. Il mesotelioma, il tumore che provoca, non determina in tutte le persone gli stessi effetti, dipendendo dalla reazione dei singoli organismi nei confronti delle fibre, piccolissime, di amianto che si depositano nei polmoni.

Fare Verde chiede l’attuazione di piani regionali di bonifica da eternit, con la collaborazione dei Comuni, contro le discariche abusive mediante: un accurato controllo del territorio, anche con il coinvolgimento delle associazioni ambientaliste e della protezione civile; la mappatura dei siti maggiormente interessati da abbandono illegale e l’installazione di foto trappole; la reintroduzione degli incentivi per la sostituzione, in tempi certi e definitivi entro cui provvedere, delle coperture in amianto, anche con tetti fotovoltaici; completa bonifica dall’amianto di tutti gli edifici pubblici.




16/04/15

15 GIOVANI A PERUGIA PER DIVENTARE “AMBASCIATORI” DELLE ENERGIE PULITE




 E' in corso a Perugia fino a sabato 18 aprile, la fase preliminare di formazione del progetto “Giovani protagonisti per l'Energia” realizzato da Fare Verde onlus con il contributo del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con il CeSAR – Centro per lo Sviluppo Agricolo e Rurale, Ente di ricerca e formazione partecipato dall'Università di Perugia.
Il progetto mira a creare una rete di divulgatori formata da 15 giovani provenienti da altrettante regioni italiane, tra cui il Molise con un nostro operatore di Campobasso. 
I giovani, formati dal CeSAR in questi giorni a Perugia, entreranno nelle scuole di tutta Italia per sensibilizzare i loro coetanei sulle opportunità e i vantaggi di un modello energetico che consenta di uscire dall'era delle fonti fossili assicurando convenienza economica, riduzione delle emissioni e sicurezza negli approvvigionamenti.
Per Fare Verde si tratta di un modello praticabile da subito. Non a caso, i 15 giovani coinvolti nel progetto, dopo le lezioni in aula tenute da ricercatori del Centro di Ricerca sulle Biomasse dell'Università di Perugia, visiteranno aziende che hanno già adottato soluzioni tecnologiche innovative per razionalizzare i propri consumi e coprire il proprio fabbisogno energetico con fonti rinnovabili.
Durante lo stage sono previste visite tecniche al bioagriturismo “Torre Colombaia” che copre il suo intero fabbisogno energetico con 3 impianti fotovoltaici e depura le acque reflue con un impianto di fitodepurazione, e all'impianto alimentato con oli vegetali del Centro di Ricerca sulle Biomasse istituito dal Ministero dell'Ambiente presso l'Università di Perugia.
Prevista anche la visita della cantina “Castello Monte Vibiano”, una delle prime aziende in Italia a quantificare e verificare le proprie emissioni di gas serra secondo standard internazionali. L'azienda, specializzata nella produzione di vino e olio extra-vergine di oliva, ha raggiunto l'obiettivo delle “emissioni zero” grazie a un parco auto elettrico, trattori a biodiesel, impianti fotovoltaici sui tetti aziendali e l'utilizzo di concimi organici. Subito dopo, il gruppo di giovani si recherà in visita al Consorzio Agricolo Bio Energy, formato dalla Società Agricola Chianina della Torre e all'Azienda Agricola Eredi Platoni Paolo. L'impianto, di piccola taglia, consente, attraverso un processo di digestione anaerobica, di trarre biogas da scarti aziendali, come i liquami, e biomasse vegetali.
La formazione dei giovani continuerà, a partire da lunedì 20 aprile, con seminari on line di approfondimento sull'efficienza energetica in edilizia, ulteriori testimonianze aziendali e una sessione dedicata alle opportunità lavorative legate ad una riconversione ecologica dell'economia.
Nelle scuole, gli studenti saranno coinvolti anche grazie ad una simpatica gara che consentirà ai primi 3 ragazzi di ogni Istituto, che risponderanno correttamente ad un questionario on line, di vincere un caricabatterie solare per i propri dispositivi mobili.
I cittadini, invece, dovranno aspettare il mese di giugno per visitare uno dei punti informativi che Fare Verde allestirà nel corso di un “Energy Tour” nelle città di 15 regioni italiane.

11/04/15

Ambiente ed Integrazione al Centro Storico: ripulito il sentiero "Porta Freddo"




Portata a termine con successo la terza tappa del progetto "Azione e Integrazione" promosso da Fare Verde in collaborazione con la comunità dei migranti ospiti del Centro di accoglienza di Campobasso. 
Tanti i volontari che questa mattina sono intervenuti presso il sentiero di vico Porta Freddo che dal cuore del centro storico porta alla chiesa di S.Giorgio, Un percorso sconosciuto ai più e che fino a ieri versava in condizioni di completo abbandono tanto da renderlo di difficile percorrenza. 
Un lavoro molto impegnativo che non ha spaventato i volontari, grazie ai quali sono state rimosse le piante infestanti che avevano praticamente cancellato gli scalini, sono stati sistemati alcuni alberi ancora danneggiati dalle recenti nevicate, raccolti alcuni sacchi di rifiuti disseminati un pò ovunque; tra questi decine di siringhe, segnale inequivocabile di degrado e balorde frequentazioni. 
Adesso il sentiero è sicuramente più sicuro e percorribile, ma restano alcune criticità su cui l'amministrazione dovrà certamente intervenire, a partire dalla bonifica di una discarica a cielo aperto che fiancheggia il percorso, nella quale, oltre a tanti rifiuti ingombranti, vi è anche una forte presenza di eternit mescolato a tonnellate di calcinacci, evidentemente sversati in maniera illegale a seguito di lavorazioni fatte sicuramente nei paraggi, data la difficoltà di raggiungimento della zona. 
Ancora una volta quindi, torna a galla l'annoso problema dello smaltimento dei rifiuti inerti da parte di privati cittadini che, in mancanza di una piattaforma di conferimento autorizzata in città, spesso ricorrono allo sversamento illegale, inquinando in maniera quasi irrimediabile le zone più nascoste della città, con gravissime ripercussioni ambientali. 
La collina Monforte infatti, come più volte denunciato, presenta in alcuni punti situazioni di inquinamento allarmante, dove il sottobosco è stato praticamente sostituito da uno spesso strato di calcinacci accumulatisi nei decenni. 
Oltre il sentiero, di cui sono stati ripristinati anche alcuni gradini danneggiati, i volontari hanno anche ripulito il giardino di "Casa Colucci", un rudere di immobile di proprietà comunale che meriterebbe certamente maggiore cura e manutenzione. 
Soddisfazione a fine mattinata nell'ammirare il percorso dopo l'intervento, quasi irriconoscibile se confrontato alle immagini dei giorni scorsi. 
Con Fare Verde, come sempre, l'impegno lascia il segno !


09/04/15

"AZIONE E INTEGRZIONE": SABATO 11 APRILE GIORNATA ECOLOGICA AL CENTRO STORICO



Dopo l'intervento su Parco dei Pini ed alla scuola di Via Crispi, continua il percorso di "Azione ed Integrazione" con i migranti ospiti del Centro di Accoglienza di Campobasso. Sabato prossimo, dalle 9.30, saremo impegnati nel ripristino del sentiero pedonale che da Vico Porta Freddo, nel cuore del centro storico della città, porta alla chiesa di S.Giorgio, attraversando una parte della Collina Monforte. 
Un percorso a molti sconosciuto, che necessita di un intervento di pulizia e manutenzione affinchè possa essere fruibile in maniera più agevole.
L'invito, come sempre, è rivolto a tutti, per una mattinata all'insegna dell'impegno civico, del rispetto dell'ambiente e dell'amore per la nostra città. 
Vi aspettiamo, appuntamento alle 9.30 alle spalle della chiesa di S.Giorgio, chi può porti qualche attrezzo da giardinaggio (rastrelli, zappe, ecc...) !!!

04/04/15

GIU’ LE MANI DAL CORPO FORESTALE !!!


FARE VERDE al fianco del Corpo Forestale dello Stato contro il DDL del Governo Renzi che vuole sopprimere la storica forza di Polizia per la tutela ambientale
Il CORPO FORESTALE DELLO STATO è una delle cinque forze di polizia italiane, ad ordinamento civile e con funzioni di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza, e dipende dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Nato nel 1822, con il nome di “Amministrazione forestale per la custodia e la tutela dei boschi” del Regno di Sardegna, nel 1910 diviene “Corpo reale delle foreste” e nel 1926 è ricostituito come “Milizia Nazionale Forestale”. Con d.lgs 12 marzo 1948, n. 804, viene fondato quello che è l’attuale “Corpo Forestale dello Stato”, inizialmente ad ordinamento militare e dal 2004 come forza di polizia ad ordinamento civile.
Il CFS è specializzato nella difesa del patrimonio agro-forestale italiano, nella tutela dell’ambiente, del paesaggio e del controllo sulla sicurezza del settore agro-alimentare. Concorre all’espletamento di servizi di ordine e sicurezza pubblica, nonché al controllo del territorio, con particolare riferimento alle Aree Rurali e Montane. I nuclei investigativi ed operativi in cui è articolato il CFS svolgono importanti azioni anti bracconaggio, contro il maltrattamento di animali, per l’individuazione degli autori di incendi boschivi, nell’intensa lotta alle ecomafie. Il personale del CFS, inoltre, svolge importanti funzioni di: soccorso con l’impiego di cani e cavalli; salvaguardia dell’ambiente costiero, marino, fluviale e lacustre utilizzando apposite imbarcazioni; vigilanza e soccorso sulle piste da sci; sorveglianza del territorio con l’utilizzo di elicotteri.
Nel Disegno di Legge “Riorganizzazione delle Amministrazioni pubbliche” (Atto Senato n. 1577) è previsto lo scioglimento del Corpo Forestale dello Stato ed il transito del personale nella Polizia di Stato, un progetto assurdo, immotivato e “fumoso” che avvantaggia solo le lobbies degli OGM ed i tanti speculatori fieramente contrastati dal CFS in 192 anni di Storia!.
Non si può sopprimere il CFS solo per dare qualche agente in più alla Polizia di Stato ed azzerando in un sol colpo la storia, la specificità del Corpo e la professionalità delle donne e degli uomini che tutelano l’Ambiente. BASTA con le decisioni “twitter” che rincorrono il fumo di coloro che non vogliono controlli per poter sfasciare la nostra Italia, come già dimostrato con lo “Sblocca Italia”.
Fare Verde chiede  il mantenimento dell’unita organica e delle specialità riconosciute al CFS dalla legge; il potenziamento dell’organico del CFS con l’assorbimento del personale attualmente in forza alle Polizie Provinciali ed ai Corpi Forestali delle Regioni e Province a Statuto Speciale.
FARE VERDE propone, altresì, la possibilità di svolgimento del Servizio Civile Volontario nel CFS per creare una Guardia Nazionale che si riappropri, conosca e difenda il territorio nazionale, ponendo fine al continuo colpevole abbandono del suolo di cui ci si ricorda solo ai funerale dell’ennesima alluvione o emergenza ambientale”.
Sopprimere il CFS è una follia, un favore alle eco-mafie, agli inquinatori, a chi non ha rispetto per la Natura e la salute pubblica. Un Governo serio rafforzerebbe il CFS, anche con l’assorbimento di personale proveniente da altre pubbliche amministrazioni, quali le Polizia Provinciali.

FARE VERDE invita Regioni, Province e Comuni a richiedere, con forza e determinazione al Governo ed al Parlamento, il potenziamento e non la soppressione del Corpo Forestale.”